il Canyoning
tratto dal Bollettino ORCOKAYAK
Sentire l'acqua, è una delle cose che un canoista più ricerca nel suo viaggio tra i
fiumi. Questo sentire ci permette di migliorare di affinarci e di crescere. Il
sentire l'acqua per qualcuno di noi si è in parte distinto da quello che è il modo di
sentirlo di un canoista, in apparenza andando a fare qualcosa che non centra
niente: il canyoning.
In realtà le attinenze sono molte, ricche di alcune varianti che amplificano il rapporto
uomo fiume. La prima è che il contatto con l'acqua non avviene standoci sopra ma
dentro, così anche un piccolo può avere una forza enorme in confronto alla nostra senza
alcun kayak e diventa anch'esso degno di rispetto e di attenzione della tecnica più
sofisticata ed accorta. Come in kayak la valutazione delle proprie capacità rispetto
all'ambiente è di fondamentale importanza.
L'impressione che non servano anni di apprendimento per fare canyoning,come con la
pagaia, ma solo tanto coraggio e sperare che vada bene, è errata perché le tecniche di
progressione abbinate al salvamento e alla conoscenza dei fattori atmosferici sono in
continuo studio ed evoluzione, così l'alto rischio di incidente se il tutto viene fatto
in modo superficiale, si trasforma con una corretta valutazione degli elementi, in uno
sport che fin dall'inizio ci permette di fare delle cose molto belle che richiedono solo
un poco di destrezza ed equilibrio col proprio corpo, e dove ogni movimento viene fatto
con abilità in simbiosi con l'ambiente. Quanto detto è comunque vero nel caso ci sia
qualcuno che accompagni, diversamente dobbiamo avere una buona preparazione e conoscenza
anche all'uso di corde, tecniche di salvataggio e recupero. Un'altra attinenza al kayak è
l'ambiente:nei canyon raggiungibili solo con l'uso di corde, è di incredibile fascino e
bellezza.Tra le pareti scavate dall'acqua si ritorna indietro di millenni, talvolta quasi
ci si pente di aprire il passaggio all'uomo laddove la natura ha mantenuto da sempre la
sua sacralità.
Se qualcuno va in kayak per la compagnia, nel canyoning. non solo deve esserci gruppo e
affiatamento, ma collaborazione totale: nessuno se ne va avanti per conto suo perché gli
altri vanno piano (almeno per ora non mi è capitato).
Queste attinenze, che potrebbero essere solo una minima parte dei motivi per cui un
kayakista si mette a fare canyoning, non vogliono un confronto per decidere per l'uno o
per I' altro ma solamente la conoscenza che chi pratica uno sport come il kayak, che tra
l'altro non è da tutti, potrebbe avvicinarsi al canyoning per le loro affinità , per
tutte le nuove emozioni e sensibilità che questa specialità ci può offrire. Per questo
alcuni di noi hanno deciso già da tempo di praticare anche questo sport che ci auguriamo
apra nuove via alla conoscenza e alle già numerose attività delI'Orcokayak.
Dino Ruotolo