L'uomo dal codin e l'oro nascosto

Oggi giorno è abbastanza normale incontrare un uomo o un ragazzo col codin, e ciò non provoca stupore; ma immaginiamo l'effetto che poteva avere, un centinaio di anni fa, un uomo robusto e vigoroso che portava il codia. Egli viveva sui monti sopra Campiglia e più precisamente ai Pignon. Nessuno sa più quale fosse il suo vero nome, ma sono ancora in molti a sostenere di averne sentito parlare.

Egli abitava in una baita un po' discosta, situata a ridosso della parete rocciosa. Come tutti gli altri, ai Pignon, faceva il pastore e conduceva una vita in apparenza normale. Giustificava il suo codin dicendo che serviva a proteggere la vista.

Anche a quei tempi - come avviene ancora oggi - tutto ciò che si presenta diverso suscita la curiosità della gente, e quindi i pastori di Pignon cominciarono a spiare l'uomo dal codin e, cosi facendo, riuscirono a scoprire il suo segreto. Costui passava le notti a contare numerose monete d'oro, le lucidava, le faceva tintinnare e le riuniva in grossi mucchietti. Al mattino, però, di tutte queste monete non vi era più traccia.

Dopo la sua morte diverse persone sono salite alla sua abitazione, alla ricerca del tesoro nascosto, ma pare che nessuno sia riuscito a trovarlo. Ora questa baita è quasi del tutto diroccata e l'attuale proprietario sostiene che essa è ormai ridotta ad un rudere non solo per i danni del tempo, ma anche perché venne in buona parte smantellata da coloro che vi cercavano le monete d'oro dell'uomo dal codin.

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